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Bendaggio distorsione caviglia

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Materiale:

salvapelle, benda elastica (coesiva), tape

Obiettivo:

stabilizzare l’articolazione tibio tarsica (caviglia) dopo una distorsione traumatica in inversione (il piede è portato violentemente in direzione interna rispetto alla gamba)

Esecuzione:

chiedere all’atleta di mantenere il piede ad un angolo di 90°, ovvero di chiudere l’angolo tra la gamba e il piede, per tutta l’esecuzione del bendaggio. La prima fase prevede l’utilizzo del salvapelle al fine di dare un iniziale sostegno alla caviglia ed evitare il contatto diretto tra pelle e collanti del tape; si procede quindi avvolgendo la caviglia a partire dall’avampiede e risalendo in direzione della gamba, fermandosi qualche centimetro sopra all’articolazione (ripetere l’azione alcune volte in modo da creare più strati). Si raccomanda di avvolgere la caviglia seguendo il senso contrario alla distorsione, quindi fissare il piede in modo che non possa ripetere il movimento traumatico. La seconda fase prevede l’utilizzo della benda elastica coesiva che, essendo più rigida del salvapelle, determina una maggiore stabilizzazione e vascolarizzazione della caviglia. Si procede quindi avvolgendo la caviglia esattamente come fatto con il salvapelle, sovrapponendo la benda elastica a quest’ultimo e mantenendo la medesima direzione di avvolgimento; la benda va messa in tensione per un 20-30% della capacità massima di allungamento della stessa, in tal modo si evita di creare troppa pressione sull’articolazione e, di conseguenza, gonfiore. In terza ed ultima fase utilizziamo il tape; la prima cosa da fare è creare due “ancoraggi” su cui sviluppare il bendaggio, il primo applicato circa a metà piede e il secondo sul polpaccio poco più in alto rispetto al tendine di Achille. Si procede quindi con la “prima staffa verticale” ovvero si fissa il tape sull’ancoraggio interno del polpaccio, si scende lungo il margine mediale della gamba mantenendolo in tensione, si passa sotto il piede rimanendo leggermente posteriori rispetto al malleolo mediale e si risale in direzione dell’ancoraggio esterno del polpaccio creando una “U”. Controllare che il tape aderisca bene alla benda elastica. La “seconda staffa orizzontale” si applica a partire dall’ancoraggio esterno del piede, si tende il tape in direzione del malleolo esterno, si gira dietro il piede passando sopra al tendine di Achille e al malleolo interno e si fissa sull’ancoraggio interno (forma una “U” che avvolge la parte posteriore del piede); questo passaggio prevede che le due staffe si incrocino a livello dei malleoli e dev’essere ripetuto due o tre volte a seconda delle dimensioni dell’articolazione e dell’entità del trauma. Procediamo creando due ulteriori sostegni, uno esterno ed uno per il retropiede. Il sostegno esterno si ottiene attraverso l’applicazione di una staffa che fissiamo dietro il malleolo interno, passiamo sotto il piede leggermente in diagonale e ancoriamo sulla faccia interna della caviglia passando sopra all’articolazione; anche in questo caso possiamo ripetere due volte il processo per avere maggiore stabilità. Il sostegno del retropiede si ottiene invece applicando due staffe: la prima a partire dalla faccia esterna dell’ancoraggio superiore, si tende leggermente in diagonale facendo un giro intero della gamba per terminare dietro al malleolo esterno sotto il piede; la seconda si applica al contrario, partendo dalla faccia interna dell’ancoraggio superiore, si tende in diagonale facendo un giro intero della gamba per terminare dietro al malleolo interno sotto il piede. Terminiamo il bendaggio ripetendo la fase degli ancoraggi superiore a livello di polpaccio e inferiore a circa metà piede per rendere il bendaggio stabile. NOTE: la prima cosa da fare in presenza di una distorsione è valutarne la gravità ed, eventualmente, richiedere l’intervento di un professionista o l’accesso in pronto soccorso.

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